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Gimondi 2011

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lunedì 7 maggio 2012

Quando la bicicletta diventa poesia...

IL MIRACOLO DELLA BICI



-Ogni domenica, scattanti e colorati,

puntuali al tocco del campanile,

si riuniscono dalle bandane ornati

tanti ciclisti, ognuno col suo stile.


-Biciclette griffate che costano quanto un'auto

da far invidia ai professionisti,

che solo con le ruote ci pagheresti il mutuo,

disegnate da vere e propri artisti.


-2000 euro in più, mai il carbonio pesa un etto in meno,

si confidano orgogliosi all'amico,

che, insolente, risponde:<< Mettiti a dieta almeno>>,

così risparmi, e sei anche più fico!


-Sono questi i discorsi che, davanti a Garibaldi,

si perpetuano di settimana in settimana,

nei giorni gelidi ed in quelli più torridi e caldi,

travolti da questa passione così ''sana''.


- La passione delle due ruote

che calcano strade irte e polverose

per raggiungere le più alte quote

con imprese entusiasmanti e faticose.


- Così, di bianco e rosso vestiti,

i nostri colori sociali,

di panini e barrette ben riforniti,

sulla bici si scordan tutti i mali.


-Capitanati dal prezioso Ezio,

ognuno interpreta il suo ruolo,

ma nessuno di pedalare è mai sazio

e i copertoni consuma al suolo.


- C'è chi è passista e chi è scalatore,

chi tira il gruppo e chi dietro fischietta,

chi dalla fronte si asciuga il sudore

e chi ha sempre troppa fretta,


- di essere a casa per mezzodì,

perchè le mogli di alcuni ciclisti

son tolleranti soltanto fin lì,

e non sono ammessi imprevisti.


-Bisogna vederli ! Quanto agghiacciante timore

stravolge questi poveri mariti,

col fuoco alla coda ed in preda al furore,

tirare, a tutta, imbufaliti.

-Perdono la testa, terrorizzati;

chissà quale agghiacciante punizione

li attende a casa, una volta rientrati,

se non obbediscono a questa condizione.


-Quando mezzogiorno infatti si avvicina,

bisogna soltanto sperare,

di non beccare una maledetta puntina

che, per sventura, ti faccia forare,


- perchè come Cenerentola a mezzanotte,

scoccato l'ultimo rintocco,

scappano tutti a frotte,

piantandoti lì come un allocco.


- Di fronte al terrore coniugale,

delle loro dolci mogliettine,

vien meno lo spirito solidale,

di aspettarsi tutti, dall'inizio alla fine.


-La bici è una vera e propria mania,

nessun trofeo nè medaglia si antepone,

ma ad ogni cavalcavia

si scatena feroce la competizione.


-E' sempre gara ad ogni salita,

con il coltello tra i denti, agguerriti,

si incollano alla ruota più ambita

e scollinano felici e sfiniti.

-E poi, finalmente, giù a tutta in discesa,

quel brivido che ci sferza impalpabile,

specie se la pendenza è scoscesa

ed il fondo non è proprio stabile.

- Gavia, Croce Domini, Vivione

ogni domenica è una nuova scoperta,

che sia Polaveno o Monte Campione,

è solo voglia di libertà ed aria aperta.


-Ma c'è anche chi, con spirito amatoriale,

interpreta ogni escursione

perchè la gita non è mai banale

e poi il ciclismo è una grande lezione;


- è una metafora della vita,

provarsi con i propri limiti e la fatica,

è ogni volta una sfida infinita,

ma la sofferenza diventa un'amica.


-Perchè è incommensurabile la soddisfazione

di scalare le vette ed annusare il vento

che ci accarezza con dedizione

e consola ogni nostro lamento.


- E poi c'è il sole; amico o nemico?

Che nei pomeriggi d'estate roventi,

non esagero quando dico,

ci fa rimpiangere di battere i denti!


- Quel sole che ci brucia e ci bacia,

ci riscalda la pelle ed il cuore,

e che premia la nostra audacia

con giornate di afa e sudore.


- Non sono Petrarca e neanche Boccaccio

spero apprezziate queste rime alternate,

che sono poi ,il mio tenero abbraccio,

ai ciclisti con cui condivido le mie pedalate.


-Perchè il vero miracolo della bici

che tutti possiamo testimoniare

è che ci regala un sacco di amici

con cui divertirci e battagliare,


- con cui prendersi un po' in giro,

vivere avventure, chiacchierare,

scoprire paesaggi da capogiro

e soprattutto ci insegna a sognare.


Dedico questa poesia a tutti gli amici ciclisti, anzi a tutti i ciclisti, anche quelli che non conosco personalmente. Benedetta Gobbi Frattini



1 commento:

ery59 ha detto...

Gli artisti della Bici sono pure questo....la passione...bellezza che ci porta all'animo sereno...l'ego di noi tutti alla conquista di imprese centenarie....ci accomuna tutti quanti....
Betta...mitica..ciclista una fantastica Poetessa....
Eros